Di seguito riporto il commento che avevo postato su Facebook e che immediatamente, dopo solo qualche minuto, è stato cancellato. Operazione ripetuta più volte con lo stesso esito: meditate gente, meditate!
“Più che parole ignobili io direi INCOSTITUZIONALI! L'educazione e l'istruzione sono diritti fondamentali garantiti dalla nostra Carta Costituzionale che appunto li garantisce con l'istituzione della scuola pubblica alla quale tutti possono accedere. Quali sono i SUOI valori relativi alla famiglia è un mistero, parlerei invece di DISVALORI. Dovremmo insegnare” quelli” se seguissimo i suoi esempi? Spero tanto che le "mamme" che hanno tanto amore per i figli abbiano anche tanta intelligenza da capire cosa si cela (neanche tanto bene) dietro tale discorso!”
E adesso aggiungo:
Mi dica il Cavaliere in quale modo gli insegnanti possano essere stati selezionati al fine di avere un corpo docente di sinistra, questa sinistra da lui tanto aspramente demonizzata… mi sembra tanto di vivere gli anni della mia infanzia quando, ancor bambina, sentivo che se avesse vinto la Sinistra non saremmo più potuti andare in Chiesa, che i Rossi mangiavano i bambini, che non avremmo più potuto essere liberi… ma allora si era ancora tanto ignoranti e si usciva da un incubo che aveva portato migliaia e migliaia di lutti.
Mi dica ancora, Cavaliere, e sia sincero: “Lei ha stima delle donne?” Mi permetta di farmi un’ amara risata e di non attendere la sua risposta perché sarebbe di un’ipocrisia estrema e offenderebbe l’intelligenza di chi ne sarebbe raggiunto!
La vera VERGOGNA? Un popolo non più analfabeta, ma capace di usare il cervello che rimane ancora a scrivere, a dibattere, a protestare in modo civile ma blando, quasi timoroso; un’opposizione (mi riferisco alla sinistra) non in grado di UNIRSI al di là delle intrinseche divergenze per riportare alla sua DIGNITA’ un’Italia zerbino, serva del potere e del denaro, debole e impacciata, confusa, delusa, mortificata!
Oggi si vuole pure controllare i Libri scolastici… reminescenza NERA di un periodo in cui lo spirito libero degli uomini è stato mortificato con il confino, la perdita del lavoro, l’impossibilità di sostenersi e anche con la morte!
Sono un’insegnante (si era capito) e pretendo che la mia dignità, la mia libertà di pensiero, di insegnamento vengano rispettate; Pretendo il rispetto del mio lavoro e non tollero che si versi fango su una delle professioni più delicate e importanti della società e chi permette questo è complice di un sistema corrotto e corruttibile che annega le coscienze e incenerisce la capacità di pensare con la propria testa e di vivere con onore e rispetto di sé!
Letizia Ognibene
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